STILE LIBERO

Lo stile libero costituisce la tecnica piu' conosciuta da chi nuota ed e' la piu' efficace ed economica per avanzare nell'acqua.
In questo stile risulta fondamentale evitare un'eccessova rotazione del corpo, seguire una traiettoria corretta nella fase subacquea, coordinare correttamente le gambe e le braccia e rispettare i tempi della respirazione.

La fase di ingresso e la presa

In questa fase, l'ingresso della mano in acqua deve avvenire con le dita e non con il polso o il palmo altrimenti si riduce la sensibilità e la possibilità di impostare una traiettoria corretta.
Inoltre, il braccio opposto alla respirazione deve essere allungato in acqua e non piegato verso la testa altrimenti si produrrebbe una presa inefficace e una trazione ridotta.

La fase di trazione

Durante la passata subacquea la mano deve essere fatta passare perpendicolarmente alla spalla e non sotto alla spalla opposta o sotto alla pancia. Questo tipo di errore e' molto frequente e porta ad una rotazione eccessiva del corpo che risulta negativa.
Tutto cio' e' determinato dal fatto che i nuotatori meno esperti fanno corrispondere una prolungata fase aerea della respirazione con la fase di trazione.
Per aumentare l'avanzamento in acqua e' inoltre necessario non far seguire alla mano una traiettoria rettilinea ma una piu' ondulata.

La fase di spinta

Questa parte finale della bracciata e' molto importante ma e' quasi sempre trascurata dalla maggior parte dei nuotatori. La mano, dopo la fase di trazione, deve uscire dall'acqua sotto all'anca con il gomito quasi teso e non eccessivamente piegato. Per ottimizzare la nuotata la mano dovrebbe uscire all'altezza della coscia.

Il movimento delle gambe

L'utilizzo delle gambe nello stile libero, pur avendo un significato piu' stabilizzatore che propulsivo, dovrebbe essere regolare e continuo. L'interruzione della battuta di gambe e' imputabile essenzialmente a due cause: eccessiva rotazione delle spalle durante la respirazone, che provoca la rotazione dell'anca e quindi l'incrocio delle gambe; mancanza di coordinazione fra braccia e gambe. Nelle tre figure a sinistra sono evidenziati i piu' frequenti errori che si commettono durante la gambata: la caviglia non distesa (fig 1.a), un'eccessiva flessione del ginocchio (fig 1.b), gamba troppo rigida e ginocchio completamente esteso (fig 1.c); questi errori rendono poco produttiva la nuotata e influiscono negativamente anche sulla bracciata. A destra invece viene presentata la corretta posizione delle gambe nell'acqua (fig 2.a). Inoltre viene proposto l'errore piu' frequente che si commette nella battuta di gambe (fig 2.b) e la successiva correzione dell'errore (fig 2.c)

La respirazione

In questa fase e' molto importante espirare tutta l'aria sott'acqua altrimenti si necessiterebbe di una fase di respirazione aerea troppo lunga. Bisogna stare molto attenti dato che non espirare completamente l'aria provoca un rallentamento della bracciate e un conseguente scoordinazione fra gambe e braccia.


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